FRUTTA MARTORANA
Oggi è la volta di una ricetta davvero speciale. Una ricetta abbastanza complessa perchè richiede buona manualità e un po’ di tempo e pazienza.
Probabilmente avete visto molte volte quei dolcetti a forma di frutta tipici della pasticceria siciliana… che vanno sotto il nome di FRUTTA MARTORANA.
Esattamente con lo stesso mio nome quindi non potevo non cimentarmi nella preparazione, no?
Su questa ricetta esistono molti racconti perchè fa parte di una tradizione antichissima, si dice possa vantare origini arabe risalenti ai secoli XII-XIV.
La frutta martorana è fatta di pasta di mandorle finemente modellata e colorata in modo da imitare alla perfezione frutti e ortaggi in scala ridotta.
E’ bellissimo (tanto che quasi dispiace mangiarla) ma è soprattutto buonissima!
Si può approfittare di qualsiasi occasione per gustarla ma in Sicilia la frutta martorana è il classico dolce associato alla solenne Festa dei Morti del 2 novembre.
La leggenda vuole che la frutta martorana sia stata inventata dalle monache della Martorana. Monastero Benedettino di Palermo, ma a poi più di chi ideò i variopinti fruttini interessa farli, vero?
Bene. Sappiate che oltre ad ingolosire tutti, stupirete con forme e colori. Insomma seguitemi e trasformatevi in artisti!
Per questa preparazione ci sono sue metodi: a caldo e a freddo io, ho scelto il metodo a freddo.
Porzioni: 20 porzioni
Preparazione: 30 minuti
Tempo di riposo: 12 h
Temo totale: 12 h e 30 minuti
Ingredienti per la pasta martorana:
- 500 gr. farina di mandorle
- 350 gr. di zucchero a velo
- 60 gr. cucchiaio di miele
- 70 gr. acqua
- 1 fialetta aroma mandorla
- un pizzico di cannella
- q.b. amido di mais
Ingredienti per decorare:
- colori alimentari in polvere
- foglioline
- piccioli
- q.b. alcool puro
Istruzioni:
Disponete tutti gli ingredienti sul piano da lavoro.
Sgusciate le mandorle e versatele nel frullatore. Riducetele le mandorle in farina, che andrete poi a versare nella planetaria insieme allo zucchero a velo e alla cannella, azionate con il gancio foglia per pochi minuti.
Poi sostituite il gancio foglia con quello per impasti e incorporate alle polveri: miele, l’aroma mandorla e l’acqua, impastate tutti gli ingredienti.
Dovete ottenere un composto omogeneo e granuloso: se dovesse risultare troppo morbido aggiungete un po’ di amido di mais.
Preparate le formine.
Mettete l’impasto sul piano da lavoro e date forma ad un panetto, avvolgetelo con la pellicola per alimenti e ponete in frigo per 12 ore.
Trascorso il tempo di riposo, prendete il panetto e formate delle palline di dimensione media, inserite il composto in uno stampo foderato con la pellicola o spolverato con zucchero a velo, schiacciate con la mano (inserite e comprimete bene il composto).
Girate la formina verso il tavolo e schiacciatelo verso la base di appoggio, tagliate il composto in eccesso e riponete la frutta martorana su un vassoio rivestito di carta forno.
A questo punto non vi resta che aspettare che asciughi.
Occorrono circa tre ore. Io, ho preferito farli asciugare per un giorno. Poi arriva la fase della pitturazione!
Bisogna colorare con i colori alimentari, diluire ogni singolo colore con qualche goccia di alcool puro, inserite le foglie e il picciolo. Naturalmente i colori dipendono dai fruttini che volete realizzare e quindi dalle formine di cui disponete.
Una volta terminata questa operazione fate asciugare a temperatura ambiente.
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